2011/10/17

regolo

Alcuni anni fa il prof. Baldoni, che ha creato il museo Mateureka a Pennabilli, mi ha chiesto di fare la replica di una specie di regolo, di cui mi ha dato i disegni.


Ho cominciato incollando il disegno a una lastrina di ottone spessa 2 mm, poi ho lavorato di seghetto.









Una limata per regolarizzare i bordi delle barre.









I due tondi che saranno le ganasce della cerniera, fissati ib un portadischetti e passati con una lima.


Finito il grezzo. Dall'alto:
- I due pezzi curvi, che andranno sovrapposti e rivettati.
- Tre cerchi. i due uguali con i fori sul bordo verranno rivettati alle due barre. A sandwich fra i due cerchi uguali va il cerchio piccolo, che si inserisce nell''incavo in testa alle barre.
- Le due barre.










Per i segni vado di punzone, lunghezza e larghezza di ogni segno sono costanti.






Invece i numeri e le linee dritte vanno incisi a bulino.







Comincio a decorare la cerniera e il pezzo curvo.





I fori per i rivetti.








Ribattitura dei rivetti
 







Un'ultima controllata.
L'oggetto finito e (moderatamente) lucidato.

2011/10/14

quali attrezzi per cominciare?

Lista degli attrezzi per lavorare argento, ottone, rame, alluminio, ferro, alpacca e anche oro. 


Con questi ferri potete fare il 95% dei lavori, monili come anelli, spille ecc. e piccoli oggetti come scatoline, coltellini ecc.
Per spendere poco conviene comperare nei negozi di ferramenta e nei banchi ai mercati: si trovano attrezzi che spesso equivalgono gli attrezzi dei fornitori per orafi. Altri attrezzi sono specifici del mestiere e si trovano solo dai fornitori per orafi.
ASAP questa lista verrà completata con links, immagini e spiegazioni più dettagliate.



L’INDISPENSABILE
Banco. Ci vuole un posto per lavorare e tenere gli attrezzi, può andar bene un tavolo cui si possa fissare lo stocco e, sotto a questo, un ripiano per raccogliere la limatura e appoggiare gli attrezzi in uso.
Pinze a becchi tondi, piatti, piatti stretti. All’inizio conviene prenderle da poco prezzo, basta che la cerniera non balli e conviene che i becchi si tocchino per tutta la loro lunghezza.
Cesoie. Trovarne di buone e comode è difficile, anche dai fornitori. A volte in un banchetto si è fortunati e per due soldi si prende un attrezzo efficace.
Tronchesi. Come per le cesoie. Ce ne sono alcuni di marca, particolari (taglio inclinato solo su una faccia, l’altra è dritta) e cari ma ottimi, dai fornitori orafi.
Seghetto e lame da seghetto (tre misure)
Qualche lima. Le forme indispensabili sono la semitonda e la triangolare, poi la quadrata, la piatta e la tonda. Prendetele il più possibile di tagli grosso, che mangino in fretta. Le lime ad ago dal fornitore per orafi hanno prezzi alti, meglio le lime piccole dei banchetti al mercato, lunghe attorno ai 16 cm. Anche le lime più grandi conviene prenderle dove costano meno.
Carte abrasive. Dal ferramenta, grane da 40 a 400 con un paio di intermedie.
Compasso a vite. Meglio che sia di qualità, le gambe lunghe almeno 10 cm.
Righello. Quello professionale è comodo, sottile e pieghevole. Ma si può usare un righello da scuola.
Pinzette. Un paio di pinzette d’acciaio a punta sottile lunghe attorno ai 14 cm.
Calibro. Quello classico sui 20 cm., da prendere ai mercatini, non abbiamo esigenze spinte.
Martelli, uno leggero (50 g) e uno un po’ pesante (150/200 g), di forma classica da meccanico, non da falegname. All’inizio prendeteli economici.
Spina per anelli. Dal fornitore per orafi.
Un’incudinetta. Non troppo piccola, la misura giusta è attorno ai 15 cm dalla punta di un corno alla punta dell’altro. Il corno tondo deve andar bene per battere i gambi degli anelli.
Tronchetto di legno, su cui scavare piccole cavità, solchi ecc. Dev’essere duro e a grana compatta.
Morsa da pochi soldi, ganasce da 10 cm
Trapano di qualche tipo, non consiglio Dremel e simili, vanno troppo veloci anche al minimo. I fori si possono fare con un normale (piccolo) trapano.
Pietre per affilare. Sintetiche, di grana grossa e di grana non troppo fine, meglio usarle con l’acqua.

SCHERZIAMO COL FUOCO
Materiale per saldare e per fondere: Bombola (quella del gas da cucina, non avete bisogno di fiamma ossidrica o simili), riduttore, impugnatura e a volte anche la lancia (il tubetto da cui esce la fiamma) si trovano dal ferramenta. Dal fornitore per orafi invece si prendono borace, crogioli, refrattario, lega saldante, pinze da fuoco, filo di ferro per saldature (due misure) e il cannello a gas se quello del ferramenta non era adatto.
Acido solforico. Da tenere in un pentolino di pyrex per pulire i pezzi saldati o ricotti. Si può usare il liquido delle batterie al piombo esauste. (ricordatevi sempre che è un acido, agite con attenzione).

DAL FORNITORE
Fegato di zolfo. Per annerire l’argento, dal fornitore
Bilancia, che misuri frazioni di grammo.
Bulini. Almeno un paio a punta e un paio piatti
Pece per cesellare

I PEZZI GROSSI dal fornitore
Frusta e Fresette 
Laminatoio per filo
Trafila tonda, da tre mm in giù

AUTOCOSTRUITI

Pinzette di ottone. Da usare con l’acido, le pinzette normali provocano effetti galvanici.
Brunitoio
Raschietto
Punta per tracciare
Spina per castoni
Ceselli, scalpelli









2011/10/13

ANELLO in osso di seppia

straightforward
ANELLO ORO, SMERALDO Fusione in osso di seppia

Il modello in argento, ha un lavoretto di seghetto e lima sul gambo che non mi spiace.
L'ho impresso in due ossi spianati, fatto la canaletta, l'ho chiuso e ci ho versato l'oro fuso.

La fusione in oro 18 kt è riuscita bene.
Molte pinne da limare via, mostrano come sia superfluo scavare ulteriori sfiati nell'osso.


Preparata la sede della pietra, ho fissato col fil di ferro e saldato ciascuna griffa.
Lo smeraldo che incassavo era di un bel colore profondo, ma era sottile e
fragilissimo, così ho fatto le griffe in oro puro.

Accorciato le griffe sotto, acidato appena, provato la pietra in sede, tutto bene;
sempre a causa della sua fragilità ho preferito affondarla un po'.

Col compasso ho segnato e col bulino ho inciso il bordo delle aree che poi ho zigrinato